Un percorso partecipativo per la sostenibilità
Giovedì 13 febbraio 2025 ha preso il via il percorso partecipativo “Promuovere la cultura della sostenibilità nella holding camerale attraverso la facilitazione”, promosso da Camera Green, un’iniziativa della Camera di Commercio volta a diffondere la cultura della sostenibilità all’interno della holding.
L’evento è stato un’occasione per presentare ai dipendenti cameriali il Piano di Sostenibilità 2024-2026 e per avviare un momento di confronto partecipato sugli obiettivi di sostenibilità dell’ente e sulle attività in corso. Un primo passo per rendere il personale parte attiva nel percorso verso una cultura della sostenibilità sempre più condivisa.
Durante l’incontro, che ha coinvolto dipendenti di diversi uffici e società della holding, è stato creato uno spazio di confronto tra le varie aree di lavoro. L’obiettivo principale era stimolare lo scambio di competenze, co-creare strategie condivise e mettere in evidenza il ruolo trasversale della sostenibilità nei processi operativi.
L’evento è stato anche un’occasione per approfondire le pratiche di facilitazione, grazie al supporto dei professionisti di FacilitAmbiente – Agnese Bertello, Andrea Panzavolta, Giacomo Petitti di Roreto, Giovanni Roveda, Laura Marchini, Martina Francesca, Sabrina Montibello e Tiziana Squeri – che hanno guidato il processo utilizzando metodologie partecipative
Le sfide chiave della giornata
La giornata si è articolata in quattro fasi. Dopo la presentazione del Piano di Sostenibilità e delle modalità di lavoro, i partecipanti si sono confrontati su alcune sfide chiave legate ai tre ambiti principali del piano: imprese, territorio ed ente.
Silent debate: riflettere e confrontarsi in modo anonimo
Successivamente, è stato avviato un silent debate, una metodologia di facilitazione pensata per stimolare la riflessione e il confronto in modo anonimo, favorendo una discussione libera e senza condizionamenti. In questa fase, i partecipanti si sono spostati tra tre tavoli tematici, ciascuno dedicato a uno dei tre ambiti del piano. Su ognuno di questi tavoli hanno potuto annotare ostacoli, idee e proposte su cartelloni condivisi e commentare i contributi dei colleghi. Questo approccio ha creato un ambiente di espressione aperto e privo di giudizi, portando alla costruzione di una mappa visiva che ha sintetizzato le principali sfide emerse e le possibili soluzioni da sviluppare nelle fasi successive.
Dai tavoli tematici alle soluzioni condivise
Dopodiché, i partecipanti si sono suddivisi in gruppi di lavoro, ciascuno focalizzato su uno dei tre ambiti del piano. Con il supporto dei facilitatori, le discussioni hanno approfondito i temi emersi dal silent debate. Questo momento ha portato all’identificazione di quattro ostacoli principali da superare per avanzare verso gli obiettivi di sostenibilità relativi a imprese, territorio ed ente. I gruppi si sono poi riorganizzati in sottogruppi per analizzare nel dettaglio le criticità individuate e sviluppare soluzioni concrete.
FAQ sulla facilitazione e applicazioni pratiche
Dopo la pausa pranzo, i partecipanti hanno preso parte a una sessione FAQ sulla facilitazione. Nei corner tematici appositamente allestiti, ogni facilitatore ha risposto alle domande più frequenti, approfondendo il valore della facilitazione, dalle attività quotidiane a quelle più complesse. Questo momento ha offerto un’opportunità concreta per esplorare le diverse applicazioni pratiche della metodologia.
Creare insieme: riflessioni a conclusione della giornata
A seguire, i sotto-gruppi si sono confrontati a due a due sulle soluzioni emerse durante le discussioni ai tavoli, raccogliendo feedback per affinare le proposte. I risultati sono stati poi condivisi in plenaria e documentati attraverso il graphic recording – di Marielle Binken e Monica Diari – una tecnica che ha reso visibile l’evoluzione del confronto e le connessioni tra i contributi dei partecipanti (come precedentemente affrontato).
Un primo passo verso il cambiamento