È in partenza la seconda fase del percorso partecipativo avviato sull’area di laminazione del torrente Seveso nei comuni di Paderno Dugnano, Varedo e Limbiate; FacilitAmbiente ha orgogliosamente contribuito all’avvio di questo progetto, iniziato concretamente nel 2021, ma le cui basi risalgono a qualche anno prima.
Infatti, già nel 2015 era stato approvato il Piano di prevenzione contro le esondazioni del Seveso che prevede la realizzazione di diversi interventi lungo il bacino del Seveso.
La realizzazione dell’area di laminazione nella zona ex Snia e nei Comuni di Paderno Dugnano, Varedo e Limbiate si inserisce all’interno di questo intervento strategico complessivo.
Per vasca di laminazione si intende un’opera idraulica volta alla realizzazione di un ampio bacino scavato in profondità per permettere il contenimento delle acque in caso di piena.
L’area ex Snia, che andrà bonificata, vedrà la realizzazione di una vasca con una capacità di 2,2 milioni di metri cubi, il progetto prevede inoltre che una parte di essa sia restituita alla comunità come parco cittadino.
Regione Lombardia e Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, hanno avviato un percorso di dialogo con il territorio, coordinato e facilitato da Ascolto Attivo s.r.l., che ha l’obiettivo di condividere, in maniera trasparente, tutte le informazioni sulla realizzazione dell’opera e di coinvolgere i cittadini in un percorso di co-progettazione dell’area che li renda davvero protagonisti.
Questo percorso è diviso in due fasi:
– la presentazione pubblica ai cittadini e a tutti gli stakeholder dell’intero progetto, nei suoi aspetti strategici e tecnici, sia di bonifica che di realizzazione dell’area di laminazione;
– un percorso di progettazione partecipata in merito all’utilizzo dell’area verde che sarà creata e restituita alla comunità.
L’aspetto più innovativo di questo progetto risiede proprio nella fase che sta iniziando in questi giorni: cioè, nella fase di progettazione partecipata dello spazio verde. Questo con l’obiettivo di dare alla comunità residente nel territorio la possibilità non meramente di essere informata o di dare un’opinione sui cambiamenti che vedranno intorno a loro nei prossimi anni, ma anche di partecipare alla loro progettazione, almeno in parte.
Il tentativo di co-design che sta per partire è certamente un’esperienza rilevante per la comunità del territorio, ma non solo: infatti, sarà un banco di prova e un tentativo importante per i percorsi partecipativi in Italia, e sicuramente ci sarà molto da imparare sia dalle cose che andranno lisce sia dagli ostacoli.