ECOMONDO 2024: FacilitAmbiente e il Ruolo della Facilitazione per lo Sviluppo della Simbiosi Industriale

ECOMONDO 2024: FacilitAmbiente e il Ruolo della Facilitazione per lo Sviluppo della Simbiosi Industriale

Ieri, 6 novembre, FacilitAmbiente ha presentato ad ECOMONDO FacilitAmbiente, la facilitazione a supporto delle simbiosi industriali. L’articolo, presto pubblicato su Atti di ECOMONDO (Maggioli Editore), affronta il ruolo cruciale che la facilitazione può svolgere nello sviluppo delle pratiche di simbiosi industriale. La presentazione si è tenuta durante il convegno Sostenere la transizione delle aree industriali e delle brownfield italiane in parchi eco-industriali e l’implementazione della simbiosi industriale come strumento di routine gestionale per le aziende organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di ECOMONDO in collaborazione con SUN (Symbiosis Users Network). SUN è la prima rete italiana di simbiosi industriale, promossa da ENEA e attualmente composta da 39 partner tra università, istituzioni politiche, enti di ricerca, società private, reti tecnologiche ed enti locali. La rete si propone come punto di riferimento in Italia per operatori e stakeholder interessati all’applicazione della simbiosi industriale a livello industriale, di ricerca e territoriale.

Resistenze all’Implementazione della Simbiosi Industriale

Durante il convegno, sono state analizzate in modo approfondito le numerose barriere che ostacolano l’implementazione della simbiosi industriale nel contesto aziendale e territoriale italiano. Queste barriere includono ostacoli normativi, economici, tecnici e informativi, che richiedono lo sviluppo di strumenti innovativi per essere superati efficacemente. È stata inoltre riconosciuta la presenza di barriere culturali, che comportano la mancanza di fiducia tra le aziende. Di conseguenza, le possibilità di cooperare sono limitate. Questo ostacolo, noto nella letteratura come “dilemma dell’apertura”, si riferisce alla tensione tra due fattori cruciali per l’implementazione di pratiche di simbiosi. Da un lato, c’è la necessità di trasparenza e condivisione di dati e informazioni tra le aziende, fondamentale per avviare percorsi di simbiosi industriale. Dall’altro, c’è l’esigenza di proteggere la proprietà intellettuale e salvaguardare la competitività.

Fiducia e Trasparenza: Le Barriere Culturali della Simbiosi Industriale

Infatti, la simbiosi industriale richiede che le aziende condividano apertamente dati sui loro flussi di materiali, energia e risorse, al fine di individuare sinergie e nuove opportunità di riutilizzo. Tuttavia, un’eccessiva apertura può comportare rischi significativi, in quanto le informazioni condivise spesso includono processi produttivi, tecnologie e dati commercialmente sensibili. La condivisione di queste informazioni può rendere le aziende vulnerabili, specialmente in contesti fortemente competitivi, generando resistenze e limitando una trasparenza piena e aperta. Nonostante questo rischio, un’apertura comporterebbe maggiore efficienza nell’uso delle risorse, una riduzione complessiva dei costi operativi, ed un miglioramento in termini di impatto ambientale.

Il dilemma dell’apertura in territorio lombardo

L’importanza di questo dilemma è stata evidenziata anche dal progetto SIGMA (Simbiosi Industriale per la Gestione Circolare dei Materiali), avviato nel 2021 dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto è nato con l’obiettivo di sviluppare strategie per migliorare le performance di sostenibilità delle aziende locali e promuovere l’adozione di pratiche di simbiosi industriale. Nell’ambito del progetto.

SIGMA ha inoltre avviato una mappatura territoriale, volta a investigare lo stato dell’arte delle pratiche di simbiosi industriale già esistenti e a esplorare la possibilità di una futura implementazione tra le aziende del territorio. Questa indagine ha analizzato le difficoltà delle imprese partecipanti e ha consentito di individuare le resistenze che ostacolano l’adozione delle pratiche di simbiosi industriale. Dai risultati è emerso che molte aziende riconoscono nella difficoltà di creare reti un ostacolo significativo all’implementazione delle pratiche di simbiosi industriale, nonostante l’interesse a sviluppare nuovi legami e sinergie. Di conseguenza, emerge la necessità di sviluppare un servizio istituzionale che faciliti il dialogo e il coordinamento tra i vari stakeholder coinvolti. Questo servizio dovrebbe favorire un confronto costruttivo e partecipato, stimolando la collaborazione tra le parti.

Il ruolo della facilitazione nello sviluppo di pratiche di simbiosi industriale

Come sottolineato in FacilitAmbiente, la facilitazione a supporto delle simbiosi industriali facilitatori e facilitatrici professionisti possono offrire un contributo fondamentale. Agendo come figure professionali, intermedie e neutrali, possono essere incaricati di tutelare le informazioni e di svolgere analisi territoriali, così da identificare potenziali opportunità di sinergia tra le aziende. Le pratiche di facilitazione permettono inoltre di costruire rapporti di fiducia tra le imprese. In questo modo, si favorisce la coordinazione di azioni, la creazione di nuove opportunità e la prevenzione di criticità future.