di Elisabetta Mauri*
La mediazione come necessità collettiva
La mediazione è un tema ormai quotidiano, si può quasi definire “necessità collettiva” che dovrebbe accompagnare tutte le realtà sociali in rapporto alle progettualità e alla pianificazione di qualsiasi genere e natura, un nuovo approccio per individuare – con tempi compatibili all’obiettivo e finalità – la miglior soluzione nell’interesse di tutte le parti ed accogliere le eventuali criticità, nodi problematici che nell’ambito ambientale si replicano per medesime ragioni e tematiche.
Tale procedura, come noto, rimane attivabile su base facoltativa cosicché la “sostenibilità” tanto desiderata rimanga in agenda un tema troppo complesso ancor oggi in fase di avvio nonostante i tempi moderni impongano necessariamente un cambio di rotta, un reale cambiamento che garantisca futura preservazione di risorse vitali in quanto prioritariamente sopravvivenza anche economica: nella sostanza “No change no future!” in termini di sintesi anglosassone.
Una nuova visione per prevenire il conflitto ambientale
Il rallentamento rispetto all’immediato cambiamento conferma dunque un carente e poco consapevole approccio al tema Ambiente: diviene dunque assolutamente necessario stimolare un arricchimento delle conoscenze collettive, informazioni concrete da tutti i punti di vista a supporto delle decisioni, rimettendo al centro non le posizioni divergenti ma l’obiettivo comune “elevato” alla corretta percezione “globale” del problema. Una visione completa ed il confronto può solo che generare nuove idee, contaminazioni e replicazione di “nuove abitudini compatibili”. La volontà collettiva di realizzare il cambiamento non può dirsi sufficiente ed il bilanciamento degli interessi in gioco rimane tema complesso senza una programmazione concreta ed una regia terza ed imparziale.
Il progetto FacilitAmbiente
Per tutte queste ragioni la Camera di Commercio di Milano con la collaborazione della struttura operativa della Camera Arbitrale di Milano propone “FacilitAmbiente” letteralmente facilitazione, supporto concreto a tutte le ipotetiche parti coinvolte nell’ipotesi di conflittualità ambientale. Il prezioso contributo di facilitatori selezionati ed aderenti al progetto “FacilitAmbiente” ha contribuito alla realizzazione di percorsi partecipati sollecitati dal pubblico così come dal privato e da realtà associative, interessate e coinvolte rispetto all’ipotesi di conflitto ambientale riguardo alla progettualità, all’intervento di rilevanza strategica dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
La Camera Arbitrale di Milano ha maturato sufficiente esperienza nel campo della facilitazione ambientale, stimolando ottime capacità di dialogo, scambio territoriale di idee, un vero e proprio incoraggiamento al confronto di tutte le parti interessate.
FacilitAmbiente vuole essere tutto questo, un precoce approccio rispetto all’ipotesi della mediazione e all’ipotesi di conflitto ambientale per conciliare i tempi alle future e ormai quotidiane esigenze di cambiamento, per permetterne l’elaborazione soprattutto in termini di soluzione e realizzazione progettuale.
L’interesse prioritario è quello di riportare tutte le parti coinvolte alla condivisione di obiettivi, una facilitazione trasversale che di certo non aumenterà conflitti ambientali ed anzi realizzerà opportunità comuni.
Oltre il 2030
FacilitAmbiente ha già definito alcuni “percorsi partecipati” a conferma della volontà di gestire qualsiasi conflittualità di carattere locale con visione locale ma soprattutto globale quali obiettivi di sviluppo sostenibile già previsti nell’Agenda ONU 2030. Il 2030 è ormai oggi ed il termine-obiettivo “Goal 17” definito quale “Partnership per gli obiettivi” con il target 17.17 “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile” e “l’incoraggiare e promuovere efficaci partenariati tra soggetti pubblici, pubblico- privati e nella società civile, basandosi sull’esperienza e sulle strategie di accumulazione di risorse dei partenariati” corrisponde esattamente al laboratorio delle idee di FacilitAmbiente così come già elaborati e gestiti ed ancora in fase di avvio.
Il supporto della rete di professionisti FacilitAmbiente intende convertire qualsiasi ipotesi di conflittualità ambientale in occasione quotidiane e prossime di cambiamenti nella prospettiva che si possa raggiungere insieme la finalità di tutela di livello locale con effetto globale.
*Avvocato in Bergamo, Esperta Ambientale ASSIEA