Facilitazione e Decisione Consensuale

Facilitazione e Decisione Consensuale

La facilitazione è un’attività svolta con l’obiettivo di supportare e stimolare il dialogo tra persone coinvolte in un confronto o nella progettazione di interventi e iniziative sul territorio, nonchè aumentarne il coinvolgimento e la partecipazione.

Promuovendo l’ascolto attivo e la comprensione reciproca, così come l’analisi dei problemi in maniera condivisa, la facilitazione mira a prevenire l’emergere di conflitti in un gruppo o di un’organizzazione. Per fare ciò, la facilitazione guida le persone a raggiungere una decisione consensuale. Ma cosa caratterizza un processo decisionale consensuale?

Cos’è e come funziona il metodo del consenso

Il metodo del consenso è un processo decisionale volto a fare giungere ad una scelta condivisa tutte le persone interessate e coinvolte nel dibattito. Questo confronto, basato su valori di inclusione, partecipazione, uguaglianza ed ascolto, permette di integrare al suo interno anche i bisogni espressi dalle minoranze, contrariamente a quanto avviene in un processo decisionale maggioritario.

Il metodo del consenso è solitamente caratterizzato da una iniziale fase preparatoria, in cui le persone coinvolte nella decisione vengono informate sui temi del dibattio e sulla metodologia che verrà intrapresa per il processo decisionale.  Seguono poi una fase assembleare vera e propria, in cui il gruppo giunge ad una decisione condivisa, ed una fase esecutiva, volta ad attuare la decisione presa.

Esempi storici del metodo del consenso

Se questo modello sta assumendo sempre più rilevanza nel periodo contemporaneo, le origini delle decisioni prese in maniera conflittuale si possono rintracciare in vari momenti della storia dell’uomo.

Dalle tribù dell’America settentrionale, alle culture dell’America centrale, così come per popolazioni indigene africane, era prassi implementare processi decisionali consensuali. Tali proessi erano profondamente legati alle dimensioni spirituali e religiose delle comunità: queste erano infatti caratterizzate da visioni dell’essere umano e sulla comunità fondate su principi di unione e cooperazione, anzichè di contrapposizione e sovrapposizione.  Di conseguenza vi era una tendenza a sostituire forme di leadership formale con processi decisionali consensuali. Similmente, alcune comunità religiose occidentali, che identificavano nella concordia unanime del gruppo l’espressione della volontà divina, implementavano pratiche per raggiungere decisioni condivise.

Esempi contemporanei del metodo del consenso

Alcuni esempi contemporanei possono essere invece rintracciati nei movimenti sociali e anti autoritari sviluppatisi a partire dalla seconda metà del XX secolo, così come nelle organizzazioni attiviste americane.

In Italia, il metodo del consenso arrivò intorno agli anni ‘80, in riferimento a lotte sociali condotte con metodo non violento. Da quel momento i processi decisionali consensuali sono stati promossi sempre più, in linea con l’affermarsi della cultura della non violenza e della pace positiva.

Nello stesso periodo si consolidò anche la pratica in ambienti più istituzionalizzati, come nel modello polder olandese. A  partire dagli anni ‘80-‘90 si avviò in Olanda una forma di cooperazione tripartita per la delineazione di politiche economiche e sociali: le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati dei lavoratori partecipano al Consiglio economico-sociale per discutere di questioni lavorative, nel tentativo di disinnescare conflitti sociali. 

Il metodo del consenso oggi

Con l’inizio del nuovo millennio, è aumentata la consapevolezza del valore delle decisioni consensuali. Di pari passo, si è sempre più affermato l’uso di metodologie partecipative e della facilitazione nei processi decisionali, sia a livello locale e comunitario che istituzionale, in linea con il riconoscimento dell’importanza di una gestione trasparente e partecipata del potere. In tale ambito la facilitazione e FacilitAmbiente vengono ingaggiati come strumenti strategici per la conduzione del processo decisionale, con lo scopo di creare rapporti di fiducia e collaborativi ed ottenere una decisione condivisa dai soggetti coinvolti, garantendo armonia all’interno della comunità.

Bibliografia

  1. https://www.aadp.it/index.php?option=com_content&view=article&id=177:processo-decisionale-metodo-del-consenso-e-facilitazione-roberto-tecchio&catid=92:approfondimenti-sulla-nonviolenza&Itemid=80
  2. https://www.pacedifesa.org/wp-content/uploads/2020/11/Quaderno-n.1-2020-R.Tecchio.pdf
  3. https://rhizomenetwork.wordpress.com/2011/06/18/a-brief-history-of-consenus-decision-making/
  4. https://rhizomenetwork.wordpress.com/2011/09/22/a-brief-history-of-consensus-decision-making-part-2/