Giulio Ferretto

Facilitatore
Giulio Ferretto

Quando facilito non sono mai io l’esperto. Non ho soluzioni da portare. Sono al servizio del gruppo che ha già tutte le competenze e le risorse al suo interno. Semplicemente ne supporto l’emersione.

Da sempre affascinato dalla capacità del teatro di connettere le persone e stimolare il cambiamento ho dedicato gli ultimi anni a studiare e esplorare il mondo della facilitazione. La mia formazione e il lavoro come attore e clown, mi hanno permesso nel tempo di sviluppare una maggiore comprensione delle dinamiche di gruppo e della complessità dei processi comunicativi. Nel 2012, ho co-fondato l’Associazione Comunitazione con la quale, fra le altre cose, ho facilitatato molti progetti comunitari, promuovendo la partecipazione attiva, la cura dei beni comuni e il dialogo, anche attraverso la creazione di metodologie di Community Building come il Godeep Game. Sono particolarmente appassionato di processi partecipativi e di tutti quei processi in cui diversità e senso di comunità possono diventare valore. La mia esperienza mi ha permesso di sviluppare competenze nella progettazione partecipata, nella conduzione di gruppi eterogenei, nella trasformazione dei conflitti e nella creazione di ambienti di apprendimento collaborativi.

A luglio 2021, mi è stato chiesto dal CNR di Lecce di progettare un processo partecipativo che mettesse insieme il gruppo di ricerca, l’Amministrazione Pubblica e la cittadinanza di San Donaci (BR). Su incarico dell’amministrazione comunale il CNR ha condotto un’esperienza di epidemiologia partecipata. Si è scelto di lavorare con strumenti che permettessero il confronto fra cittadini per poter elaborare le informazioni provenienti dal comitato scientifico. Le metodologie adottate sono state focus group e circle time.
Livelli di complessità:

  • Rendere accessibile il linguaggio scientifico, la statistica e i dati e farli dialogare con il sentire di chi vive quotidianamente la realtà oggetto di analisi, includendo anche l’aspetto emotivo soggettivo e riconoscendo pari valore e dignità alle molteplici forme di espressione.
  • La struttura di potere all’interno della quale si muovevano le persone coinvolte.  L’analisi e la consapevolezza della struttura del rango ha aiutato le diverse parti in gioco a comprendere delle dinamiche che si muovono a un livello meno visibile.  La mancanza di fiducia reciproca tra istituzioni e cittadini è un elemento che non aiuta la creazione di alleanze mirate alla salvaguardia del benessere comune. La facilitazione, all’interno di questa dialettica si è inserita come soggetto terzo e ha potuto prendersi cura della tensione presente fra queste due polarità, supportando tutte le posizioni a esprimere al meglio la loro prospettiva. La facilitazione ha anche avuto il compito di portare alla consapevolezza di tutti le molteplici difficoltà e contraddizioni che i diversi attori in campo si trovavano ad affrontare, così da rendere il più possibile trasparente il confronto.

La metodologia di facilitazione messa in atto a San Donaci, creando ponti tra linguaggi ed emotività, ha consentito di creare un dialogo pacato e costruttivo tra tutti i partecipanti. I cittadini hanno potuto confrontarsi tra loro, esprimere i loro dubbi sulla ricerca fornendo essi stessi un contributo. Il gruppo di ricerca ha accolto e approfondito gli input sollecitati dai cittadini allargando il campo di indagine ed estendendo la relazione finale sulla base delle nuove risultanze. L’amministrazione comunale, da una parte ha contribuito al confronto scientifico, dall’altra si è impegnata ad intervenire sulla base dei risultati e degli scenari che si potevano prefigurare e ha dato seguito agli impegni presi.

Casi Trattati

  • CNR di Lecce