Nel maggio 2012 Buonconvento (SI) vide un acceso dibattito per la presentazione di tre impianti di Biogas in un’area di grande pregio paesaggistico; si costituì così un comitato per opporsi a quei progetti.
Il Comune e la Provincia di Siena rinviarono la “conferenza dei servizi” e il Comitato raccolse 300 firme per chiedere all’Autorità regionale di avviare un processo partecipativo ai sensi della legge regionale sulla partecipazione (oggi Lr. 46/2013).
Il percorso, durato sei mesi e facilitato dalla società Cantieri Animati, ha visto all’opera una Giuria di 40 cittadini estratti a sorte, affiancata da un Organismo di garanzia rappresentativo dei diversi interessi. Per condividere le informazioni e allargare la partecipazione, sono state realizzate serate pubbliche con esperti “pro e contro”, mentre la mattina successiva i cittadini sorteggiati si riunivano “a porte chiuse” per riflettere su quanto appreso, con l’aiuto dei facilitatori.
La Giuria ha quindi elaborato delle “linee guida condivise”, che sono state presentate in un incontro pubblico agli amministratori degli enti coinvolti (Comune, Provincia e Regione).
Le linee guida sono state poi adottate all’unanimità dal Consiglio Comunale e alcune di esse, presentate dal Comitato sotto forma di “osservazioni” al Piano Strutturale in fase di approvazione, sono state tradotte in prescrizioni urbanistiche.
Il percorso di democrazia deliberativa svolto a Buonconvento ha permesso di trasformare un conflitto in un’occasione di apprendimento, dando il via a una serie di proposte equilibrate che gli enti locali hanno apprezzato.
Buonconvento rappresenta un prototipo replicabile anche in altri contesti e per altri temi conflittuali e complessi, poiché mette insieme formazione, informazione, trasparenza, studio delle alternative, attenzione allo sviluppo del territorio ma anche alla sostenibilità delle scelte.