Negli ultimi due anni dico che lavoro “con orsi e lupi”, ma la realtà è che lavoro con le persone. Quando parliamo di prevenzione dei conflitti ambientali in realtà stiamo parlando di gestire le esigenze, i bisogni e gli interessi di gruppi diversi di persone. Possiamo immaginare di “parlare per” gli interessi di un fiume o di una specie, ma resta che gli accordi (e i disaccordi) sono presi tra gruppi di umani.
Dal 2023 sono coinvolta come supporto alla facilitazione degli incontri di partecipazione nel progetto LIFE Bear Smart Corridors, un progetto europeo vasto e ambizioso, molto originale per alcune parti di contenuti, volto a contribuire alla conservazione della specie Orso Bruno Marsicano. Quello che magari conoscete come “l’orso buono” dell’Appennino.
Il mio ruolo si svolge all’interno di 5 territori nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Qui stiamo lavorando con amministratori, comunità locale, associazionismo e gruppi di interesse (allevatori, cacciatori, apicoltori, guide turistiche etc) per mitigare il rischio che gli orsi si avvicinino ai paesi e per capire insieme come ogni territorio può confrontarsi con la coesistenza con l’orso bruno marsicano, quali azioni prendere, e il classico “cosa faccio se incontro un orso”.
Nella progettazione di questo percorso ho scelto di seguire il modello del cambiamento proposto da Di Clemente e Prochaska, aiutando passo dopo passo i gruppi a passare da uno stato di incosapevolezza “orso? che orso?” fino a uno stato di azione sul territorio in cui costituire comitati che diventano col tempo autonomi nella loro gestione e strutturazione.
Gli incontri sono diversi ed articolati; ho scelto metodologie semplici, adattabili a contesti a volte non ideali per la partecipazione (sale anguste etc), tra cui
– World Café;
– lavoro con gallerie di poster;
– Liberating Structures con strutture di dialogo e riflessione in coppie e piccoli gruppi.
Una cosa semplice ma importante che ho imparato in questo progetto è l’importanza di accordarsi con la committenza perché sia chi facilita a prendere la parola per prima/o, creando una cornice al lavoro che segue. Questo aiuta ad evitare che gli incontri degenerino in un già visto e sentito dibattito sterile tra posizioni prese a priori, ma invece siano confronti fertili guidati dalla curiosità e dal rispetto.