Mi sembra interessante riportare il percorso di progettazione che ho co-facilitato come animatrice del Gruppo di Azione Locale E.V.V., ente misto pubblico-privato che copre un territorio rurale di circa una cinquantina di Comuni in 3 valli del Pinerolese (Torino). Il percorso aveva l’obiettivo di individuare le azioni prioritarie del Piano di Sviluppo Locale da candidare sul bando di Regione Piemonte, come previsto dai fondi indiretti comunitari (Leader 2014-2020).
Il percorso, durato quasi un anno, ha coinvolto sia amministratori e tecnici degli enti locali che tecnici di organizzazioni di categoria, parchi naturali e altri stakeholder. La necessità di rilanciare un territorio caratterizzato da forte abbandono demografico e produttivo ha posto la questione della tutela di ambienti naturali e paesaggi in contrapposizione alla valorizzazione di risorse culturali e settori economici quali allevamento, frutticoltura, selvicoltura e servizi turistici).
Dopo una fase preliminare di raccolta dati e analisi di contesto, effettuata in back office, sono stati convocati incontri con tutti gli enti per far emergere le esigenze delle comunità rappresentate dagli amministratori, le criticità correlate, le esperienze virtuose già presenti sui territori. Una volta individuati i settori prioritari di intervento, sono stati programmati altri incontri, stavolta tematici, per una più puntuale condivisione degli elementi più salienti su cui lavorare e ricondivisione di obiettivi specifici.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, gli incontri hanno reso possibile l’esplicitazione degli obiettivi istituzionali del sistema del Parco Alpi Cozie, delle esigenze delle aziende agricole, boschive e turistiche, di alcune associazioni ambientaliste, delle richieste della cittadinanza, dei vincoli normativi a cui devono sottostare gli enti. Le persone, che portavano istanze diverse, hanno potuto confrontarsi sullo stesso piano a partire da finalità comuni.
Grazie alla condivisione dei risultati dei lavori, il Piano di Sviluppo Locale non solo è stato redatto nei tempi, ma ha anche risposto a quanto il territorio chiedeva. Un valore aggiunto del percorso è stato l’aumento di trasparenza percepito nei confronti del GAL stesso e dell’intero processo di programmazione legato ai fondi comunitari.